esci dalla facoltà di economia con l’idea che l’uomo economico è razionale e su questa razionalità l’economia non riesce a spiegare la cooperazione: l’uomo economico pensa solo a massimizzare la propria utilità e lo fa pensando a se stesso
poi, 30 anni dopo, scopri che questo è così per come la teoria dell’utilità è stata formalizzata a partire dal 18esimo secolo. Ogni decisione che l’attore razionale prende è autonoma da ogni altra, un attore razionale che fa molte scelte -per la teoria della utilità- lo sta facendo nei diversi universi di un multiverso. E’ la conseguenza di aver ipotizzato l’ergodicità, cioè l’omogeneità nel tempo per cui si può ipotizzare l’indipendenza degli eventi. Togliendo la storia dalla teoria ‘economia dell’utilità.
Invece se la storia la si rimette dentro, quello che decido oggi si “compund” su quello che ho deciso ieri e sarà la base del compound della decisione di domani, allora si ha una cosa come The Farmer Fable, dove il comportamento razionale, cioè quello che massimizza l’utilità, è la cooperazione e il pooling delle risorse. Potere del compounding dell’utilità, della storia invece del Multiverso
Questo nuovo approccio -in maniera poco chiara IMO- viene chiamato Ergodicity Economics, in realtà the economics che elimina l’assunto di ergodicità per arrivare a una descrizione piùrealistica dell’essere umano che investe e nel farlo elimina anche un po di paradossi che si sono presentati nella teoria tradizionale.