la vista dalla mia finestra in una bella giornata di inverno, il 31 dicembre 2020, un anno che se ne va, quanti anni dovranno andare e venire finchè non si vedrà più alcun pennacchio di riscaldamento contro il cielo di Milano?
Immaginiamo che tra 10 anni si successo, la domanda di energia dell’inverno boreale è l’ostacolo più arduo per il passaggio completo alle rinnovabili. Se lo effettuiamo, come sarà diversa la città? Solare uvunque, cambiano i tetti, ma anche tutte le facciate cambieranno, incappottate e ricoperte di pannelli. Nelle strade ci saranno solo auto elettriche, magari meno e in sharing, più marciapiedi e più locali, più vita all’aperto se l’energia ritorna abbondante come ai primi tempi del petrolio e si possono sperimentare nuovi modelli. io mi immagino sempre i nuovi giostrai cone maga camion di realtà virtuale, più potenza di calcolo di una datacenter di google oggi. un grande bocchettono per l’energia
un amico si immagina nel sottosuolo, sotto ogni palazzo, la serra aeroponica condominiale per molti piani all’ingiù, che sfama i condomini.
Per ora però in città sui tetti non so vedono pannelli solari se non sui palazzi più nuovi, sapete che è dovuto tutto a una legge? Se installi i pannelli su un condminio possono alimentare solo le parti condominiali, nei vecchi palazzi solo androne e scale, nei nuovi anche le caldaie elettriche per cui lì ci sono. Per vederli ovunque c’è da aspettare che la legge permetta le reti private ance per i clienti di consumo.

